Come lo Zen risuona in Occidente – Parole del Sangha di Shinnyoji

In questo momento Covid, non è più tempo di parlare, è giunto il momento di fare.
Questo ciclo di incontri traduce in azione proprio il parlare, la forza della comunicazione verbale. Per arrivare a parlare è necessario studiare, riflettere, interrogarsi sulla propria Pratica e aprirsi al dono della condivisione.

“Quando parli stai solo ripetendo ciò che sai già,
se ascolti potresti anche imparare qualcosa di nuovo.”

In questo incontro: “Dall’ Ego alla responsabilità: fare quello che si deve fare. Lo Zen e la giurisdizione”.

“La giurisdizione è affermazione del diritto, cristallizzazione di massime di esperienza trasfigurate in regole, raziocinio applicato ai rapporti umani, costante ricerca di un punto di equilibrio. La giurisdizione nasce anche come risposta ed esigenza dell’ Uomo alla trascendenza del Divino.
Il Magistrato deve applicare ed interpretare la Legge, ma ancor prima, cercare di comprendere, essere ed apparire equilibrato, equanime, onesto, integerrimo, lontano dal conflitto di interessi che amministra, ma capace di comprenderne la ragioni.
Per attuare la giurisdizione, per “essere” magistrati occorre essere capaci di vivere questa professione come una missione, non i nome del potere, della brama, degli attaccamenti, ma della responsabilità.
Lo Zen mi ha aiutato in un percorso, già autonomamente iniziato, di progressiva ed ulteriore spoliazione delle sovrastrutture egoiche che possono intralciare, inquinare questa delicata e fondamentale attività professionale, che incide, spesso in maniera rilevante, nella vita altrui.
La “giurisdizionalizzazione” della propria struttura di personalità deve essere in grado di attivare la progressiva espulsione degli attaccamenti, dopo averli corretamente visualizzati e mentalizzati, lasciando spazio, interiore e di agibilità, esclusivamente alla responsabilità: fare ciò che si deve, a qualunque costo.
I sedici precetti del Bodhisattva, la Via di Dogen, il praticare senza profitto, sono un grande, immenso dono per chi intende la giurisdizione non come “luogo del potere”, ma della responsabilità e del bene altrui.”

Relatore: Antonio En-Shin Sangermano
Shinnyoji Sangha da: 2017

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