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Shinnyoji
ritratto-tettsu
Tettsū Gikai
calligrafia
"Namu Shakamuni Butsu"
Ganjin Wajō
Ganjin Wajō
stele
Stele
Sei Jizō
Roku Jizō
Yakata Jizō
Yakata Jizō
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Shinnyoji
Shinnyoji
ritratto-tettsu
calligrafia
Ganjin Wajō
stele
Sei Jizō
Yakata Jizō
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Tempio Buddhista Zen della Scuola Sōtō-shū Giapponese

LA STORIA

Il Tempio Shinnyoji (真如寺, lett. “Tempio della Verità così com’è”) viene fondato nel settembre 2004 dal Rev. Anna Maria Shinnyo Marradi e riconosciuto ufficialmente dal Rev. Ryūshin Azuma Rōshi già 72° Abate del Monastero di Daijōji (大乗寺) a Kanazawa in Giappone che a suggello della nomina calligrafa una Tavola in legno (a sinistra) con la scritta: "Shinnyoji Daijōji Italia Betsuin" che in italiano significa: "Tempio della Verità così com’è, Sede Italiana del Monastero di Daijōji". Per il 17° anniversario di Shinnyoji il Rev. Ryūshin Azuma Rōshi ha rinforzato il legame tra Shinnyoji e Daijōji calligrafando uno nuovo scritto (a destra). Traduzione della calligrafia qui.

IL LIGNAGGIO

La Sōtō-shū (曹洞宗) è una delle due maggiori scuole giapponesi del Buddhismo Zen. Essa incarna la trasmissione di un Lignaggio e degli Insegnamenti di Buddha Shakyamuni che, attraverso la scuola cinese Caodong, sono giunti in Giappone per opera dal monaco giapponese Eihei Dōgen nel 1227, capostipite della Scuola Sōtō Zen e fondatore del Tempio Eiheiji. Co-fondatore della Scuola Sōtō è Keizan Jōkin, fondatore del Tempio Sōjiji e 2° Abate di Daijōji. Il Rev. Tenrai Ryūshin Azuma Rōshi, è il 72° Abate del Monastero di Daijōji a Kanazawa in Giappone, appartenente al Lignaggio di Sōjiji, è uno dei più titolati e seguiti rappresentati della scuola Sōtō nel mondo.

IL MAESTRO

Il Rev. Anna Maria Iten Shinnyo Marradi  (伊天真如) riceve lo Shihō - la Trasmissione del Dharma - dal Rev. Ryūshin Azuma Rōshi nel Monastero di Daijōji il 5 giugno 2008. La successiva nomina ad Abate, ricevuta durante la Cerimonia di Zuise nel Monastero di Eiheiji il 21 giugno 2008 e nel Monastero di Sōjiji il 22 giugno 2008 e con il conseguimento del grado di Nitōkyōshi dell'8 febbraio 2010, autorizzano il Rev. Shinnyo Marradi all’Ordinazione di discepoli che entrano nel Lignaggio ufficiale.

I MAESTRI

Rev. Tenrai Ryūshin Azuma Rōshi

Biografia

Rev. Tenrai Ryūshin Azuma Rōshi (天籟 東 隆眞 老師)
(Kyoto, 1935 - Kanazawa, 17 maggio 2022)

  • Dal 30 marzo 2006 membro del Consiglio del Monastero di Sōjiji.
  • Il 5 aprile 2006 nominato Gōndai Kyōsei, penultimo grado nella gerarchia Sōtō-shū, inferiore solamente al grado di zenji, titolo riservato all'abate del Monastero di Eiheiji e all'abate del Monastero di Sōjiji. Su più di 20.000 iscritti alla Scuola Zen giapponese Sōtō-shū solamente 30 religiosi hanno raggiunto il rango di Gōndai Kyōsei.
  • Il 5 giugno 2006 ha ricevuto l'autorizzazione ad indossare il Kesa blu-viola che compete al rango di Gōndai Kyōsei.

Già 72° abate del Monastero di Daijōji a Kanazawa in Giappone. Maestro del Rev. Anna Maria Shinnyo Marradi vive in Giappone a Kanazawa — Prefettura di Hishikawa — nel Tempio di Daijōji.

Come abate del Monastero e Maestro degli Insegnamenti del Tempio, tiene regolarmente Teishō, discorsi di Dharma, ai monaci in addestramento a Daijōji e ai laici che ogni domenica si recano numerosi al Tempio per praticare Zazen e riceve insegnamenti.

È apprezzato in tutto il Giappone come uno dei maggiori studiosi del testo fondamentale della Scuola Sōtō Zen, l'opera Shōbōgenzō di Eihei Dōgen zenji, che diffonde nei suoi Teishō con profonda conoscenza e fede.


2014-2016 Si reca in Cina, Taiwan e Olanda per dare "Seppō", l'insegnamento del Dharma come fondatore del Sekai Zen Senta.

2013 Nell’antico Tempio Tōkōzan di Daijōji fonda il Sekai Zen Senta, WZC the World Zen Center - Centro Internazionale di Zen che ha per scopo unire l’insegnamento Zen e la pratica in un Centro Universale (Sangha) dove ciascuno indipendentemente dalla religione, dal sesso, dall’età e dal punto di vista politico, possa praticare e studiare Zen.

2008 Nomina a Presidente dell'Associazione Sanzendojo della Sōtō-shū, cui appartengono più di settecento Templi Sōtō Zen in Giappone.

2008 Organizza il 700° Anniversario della morte di Tettsū Gikai zenji, fondatore del Monastero di Daijōji, curando i restauri degli edifici del Monastero e i preparativi per i festeggiamenti della Commemorazione.

2006 Riceve l'autorizzazione a indossare il Kesa blu-viola che compete al rango di Gōndai Kyōsei.

2006 Nomina a Gōndai Kyōsei, che è il penultimo grado nella gerarchia Sōtō-shū, inferiore solamente al grado di zenji, titolo riservato all'abate del Monastero di Eiheiji e all'abate del Monastero di Sōjiji. Su più di 20.000 iscritti alla Scuola Zen giapponese Sōtō-shū solamente 30 religiosi hanno raggiunto il rango di Gōndai Kyōsei.

2006 Nomina a membro del Consiglio del Monastero di Sōjiji.

2003 Nomina a Dōchō (Maestro degli Insegnamenti in un monastro di addestramento) del Monastero di Daijōji.

2002 Nomina a 72° abate del Monastero di Daijōji a Kanazawa.

2001 Consigliere dell'Università di Komazawa.

1995-2002 Rettore dell'Università Femminile di Buddhismo di Komazawa.

1996-2002 Presidente dell'Associazione Giapponese per Studi Buddhisti: Nihon Bukkyōgakkai" .

1996-2002 Presidente dell'Associazione di Studi Buddhisti Indiani in Giappone: "Nihon Indogaku Bukkyōgakkai" . Società Giapponese per Studi Indiani.

1995 Riceve il Premio "Tokyo to Korosha kyoiku bumon" dalla Prefettura di Tokyo sull'Educazione, per coloro che hanno dedicato la loro vita alla formazione dei giovani.

1987 Ph.D Dottorato di Ricerca in Letteratura Buddhista presso l'Università di Komazawa.

1969 Riceve il Premio dell'Associazione di Studi Buddhisti Indiani in Giappone: "Nihon Indogaku Bukkyōgakkai".

1965 Pubblica "Studi sul Kanjin-in hon Denkōroku" e a seguire pubblica moltissimi libri su temi Buddhisti.

1964 Riceve lo Shihō (Trasmissione del Dharma) dal Rev. Matsumoto Ryūtan Rōshi, 68° abate del Monastero di Daijōji a Kanazawa.

1962 Master in Studi Buddhisti nell'Università di Komazawa.

1960 Laurea in Studi Buddhisti Zen nella Facoltà di Buddhismo nell'Università di Komazawa.

1954-1955 Pratica nel Tempio della Scuola Zen Sōtō di Sōjiji.

1935 Nasce il 19 dicembre a Kyoto in un Tempio della Scuola Shingon.

Rev. Anna Maria Iten Shinnyo Marradi

Biografia

Rev. Anna Maria Iten Shinnyo (伊天真如) Marradi

Vive e lavora a Firenze dove dirige come Maestro e guida spirituale il Tempio Shinnyoji nominato dal suo Maestro Rev. Tenrai Ryūshin Azuma Rōshi "Daijōji Italia Betsuin", sede italiana del Monastero Daijōji a Kanazawa in Giappone.


2018 In gennaio è iscritta nell'albo dei Ministri di culto dell'UBI con il numero 012.

2013 Il 1 aprile riceve la nomina di Kokusai Fukyōshi per l'Europa, incarico di Maestro missionario autorizzato alla diffusione del Buddhismo Zen fuori dal Giappone.

2013 Il 9 giugno nomina di Direttore della Sezione Europa del Sekai Zen Senta - World Zen Center - Associazione fondata dal Rev. Ryūshin Azuma Rōshi nell’antico Monastero Tōkōzan Daijōji, con lo scopo di unire l’insegnamento Zen e la Pratica in un Centro Universale, Sangha. All’interno di questo progetto il Rev. Shinnyo Marradi, accompagnata dai suoi allievi, annualmente affianca il Suo Maestro nel ciclo delle Conferenze Internazionali del WZC.

2010 L'8 febbraio consegue il grado di Nitōkyōshi con la conseguente abilitazione a Ordinare secondo.

2008 Nel mese di giugno riceve lo Shihō, la Trasmissione del Dharma — Dempō — dal suo Maestro Rev. Tenrai Ryūshin Azuma Rōshi diventando a sua volta Maestro Zen nella Tradizione Sōtō Giapponese.

2008 Il 21 giugno a Eiheiji con la Cerimonia di Zuise e il 22 giugno a Sōjiji con la Cerimonia di Zuise — i due principali Templi in Giappone della Tradizione Sōtō Zen — ha conseguito il grado di Jyūshoku diventando ufficialmente abate di Shinnyoji.

2007 Il 16 aprile con la Cerimonia di Hossen diventa Shusso raggiungendo il grado di Zagen in Sōtō-shū Giappone.

2004 Il 6 agosto riceve con la Cerimonia di Tokudo i voti da monaco Zen dal suo Maestro Rev. Tenrai Ryūshin Azuma Rōshi, abate del Tempio di Daijōji a Kanazawa in Giappone, raggiungendo il grado di Jyōza entrando così ufficialmente nella Scuola Sōtō Zen Giapponese con il nome buddhista Iten Shinnyo: I a significare Italia, Ten Cielo, Shin, Verità e Nyo Così com’è”, dunque: “Cielo d'Italia, la Verità così com’è”

2002 In agosto nel Monastero di Daijōji a Kanazawa in Giappone incontra il suo Maestro Rev. Tenrai Ryūshin Azuma Rōshi, allora vice-abate di Daijōji. Questo Incontro ha determinato per Shinnyo l'inizio del training che l'ha portata due volte l'anno a Daijōji per lunghi periodi di pratica e formazione sotto la guida amorevole del suo Maestro.

1995-2000 Pratica Zen sotto la guida del Maestro Tetsugen Carlo Serra nel Monastero Ensoji Il Cerchio di Milano, ricevendo i Voti da bodhisattva nella Cerimonia di Jukai il 25 settembre 1999.

INDIA

Bibashi Butsu Daioshō
Shiki Butsu Daioshō
Bishafu Butsu Daioshō
Kuroson Butsu Daioshō
Kunagonmuni Butsu Daioshō
Kashō Butsu Daioshō
Shakyamuni Butsu Daioshō
Makakashō Daioshō
Ananda Daioshō
Shōnawashu Daioshō
Ubakikuta Daioshō
Daitaka Daioshō
Mishaka Daioshō
Bashumitsu Daioshō
Butsudanandai Daioshō
Fudamitta Daioshō
Barishiba Daioshō
Funayasha Daioshō
Anabotei Daioshō
Kabimora Daioshō
Nagyaharjuna Daioshō
Kanadaiba Daioshō
Ragorata Daioshō
Sōgyanandai Daioshō
Kayashata Daioshō
Kumorata Daioshō
Shayata Daioshō
Bashubanzu Daioshō
Manura Daioshō
Kakurokuna Daioshō
Shishibodai Daioshō
Bashashita Daioshō
Funyomitta Daioshō
Hannyatara Daioshō

CINA

Bodaidaruma Daioshō
Taisō Eka Daioshō
Kanchi Sōsan Daioshō
Daii Dōshin Daioshō
Daiman Kōnin Daioshō
Daikan Enō Daioshō
Seigen Gyōshi
Sekitō Kisen Daioshō
Yakusan Igen Daioshō
Ungan Donjō Daioshō
Tōzan Ryōkai Daioshō
Ungo Dōyō Daioshō
Dōan Dōhi Daioshō
Dōan Kanshi Daioshō
Ryōzan Enkan Daioshō
Taiyō Kyōgen Daioshō
Tōsu Gisei Daioshō
Fuyō Dōkai Daioshō
Tanka Shijun Daioshō
Chōro Seiryō Daioshō
Tendō Sōkaku Daioshō
Secchō Chikan Daioshō
Tendō Nyojō Daioshō

GIAPPONE

Eihei Dōgen Daioshō
Kōun Ejō Daioshō

DAIJŌJI

Tettsū Gikai Daioshō
Keizan Jōkin Daioshō
Meihō Sotetsu Daioshō
Syugan Dōchin Daioshō
Tessan Shikaku Daioshō
Keigan Eishō Daioshō
Chūzan Ryōun Daioshō
Gisan Tōnin Daioshō
Shōgaku Kenryū Daioshō
Kinen Hōryū Daioshō
Taishitsu Chisen Daioshō
Kokei Shōjun Daioshō
Sessō Yūho Daioshō
Kaiten Genju Daioshō
Shūzan Shunshō Daioshō
Chōzan Gen-etsu Daioshō
Fukushū Kōchi Daioshō
Myōdō Yūton Daioshō
Hakuhō Genteki Daioshō
Gesshū Sōko Daioshō
Manzan Dōhaku Daioshō
Chitō Shōgen Daioshō
Itsunyū Kakumon Daioshō
Donzui Zenmyō Daioshō
Bukkai Tenryū Daioshō
Tengan Donryū Daioshō
Kōzan Kakuryū Daioshō
Gettan Shunryū Daioshō
Hongyō Genshū Daioshō
Sogetsu Ryūtan Daioshō
Tenrai Ryūshin Daioshō
Iten Shinnyo Daioshō

A Shinnyoji la porta del Tempio è sempre aperta a tutti, indipendentemente da orientamento e credo e a qualsiasi livello di impegno. È possibile per chiunque meditare nei giorni previsti nell'orario di pratica: uno zafu - cuscino per meditazione - è sempre disponibile per chiunque in qualsiasi momento della propria vita decida di sedersi in Zazen.

ASSOCIAZIONE CULTURALE CENTRO ZEN FIRENZE

L'Associazione culturale Centro Zen Firenze, è un'associazione laica di volontariato e non ha finalità di lucro. Il principale scopo è quello di promuovere la Meditazione Zen, lo studio, la conoscenza, lo sviluppo e la pratica dello Zen indipendentemente dal credo religioso, razza, orientamento sessuale, nazionalità e classe sociale.
Promuove lo studio e la conoscenza della Cultura e delle Arti orientali collegate alla Filosofia Zen quali ad esempio Haiku, Calligrafia, Ikebana e Arti Marziali.
Per il perseguimento del proprio scopo l'Associazione può organizzare seminari, manifestazioni culturali, sessioni di studio, mostre, spettacoli, volti ad approfondire la conoscenza della Religione, della Cultura e della Filosofia Buddhista Zen. Può inoltre favorire la collaborazione con Scuole di ogni ordine e grado, con Università e con ricercatori, e promuovere la traduzione, la stampa e la distribuzione di testi originali della Filosofia Zen. L'Associazione Centro Zen Firenze è registrata presso Agenzia delle Entrate Ufficio del Registro di Firenze, il suo Statuto e la sua attività sono conformi alle norme e alle leggi vigenti, comprese quelle che riguardano il rispetto della privacy.

CODICE DI COMPORTAMENTO
ORARIO DI PRATICA

ZAZEN

lunedì  | 19:30 - 21:00
martedì  | 06:30 - 07:10
giovedì  | 19:30 - 21:00

SESSHIN/ZAZENKAI

Una volta al mese

RITIRI ANNUALI INTENSIVI

Ogni sei mesi
Durante ogni Ritiro il Maestro Shinnyo Marradi tiene un Teishō

 

Calendario incontri »

MUSICA DI SHINNYOJI

L'Inno di Shinnyoji



Un Tempio Zen Firenze: Shinnyoji.
Volando sulle ali di Zazen, Lignaggio di Daijōji.
Dal cuore del Giappone, Azuma DochoRoshi.
Nella città di Dante.Tutto è Uno e qui.

Un Tempio Zen Firenze: Shinnyoji.
L’Origine, Tettsu Gikai fondò, Keizan Zenji proseguì.
Sulla loro Via posiamo i nostri passi.
Tutto è Uno e qui.

Un Tempio Zen Firenze: Shinnyoji.
Del Buddha le orme vivide vediam, Lignaggio di Daijōji.
Fiorisce luminosa la Via di Dōgen Zenji.
Tutto è Uno e qui.

Un Tempio Zen Firenze: Shinnyoji.
Lo spazio silenzioso accoglie il cuor, Lignaggio di Daijōji.
Pratica intensa, profonde l’armonia.
Tutto è Uno e qui.

Un Tempio Zen Firenze: Shinnyoji.
I Ten, il Ciel d’Italia, con rigor, sui gigli viola si aprirà
La Compassion del Buddha nei cuori si diffonde.
Tutto è Uno e qui.

Un Tempio Zen Firenze: Shinnyoji.
Un Sangha in movimento d’armonia, fucina sacra dell’ardor.
La Pratica costante, invera nel servizio.
Tutto è Uno e qui.

Un Tempio Zen Firenze: Shinnyoji.
Zazen regna sovrano a Shinnyoji, il Dharma si manifestò
Candela sempre accesa, incenso che profuma.
Tutto è Uno e qui.

Un Tempio Zen Firenze: Shinnyoji.
L’eco della Via a Shinnyoji dalla valle risuonò
Al tocco di chi approda, la porta si dischiude
Il Dharma si disvela.
Tutto è Uno e qui. Gedatsumon hiraku.

Testo del Rev. Iten Shinnyo Marradi
Musica del M° Volfango Dami
Arrangiamento del M° Carlo Ippolito


L'Ode di Shinnyoji


Disponibile in PDF la versione piano e voce oppure la versione orchestra.


Un Tempio Zen a Firenze: Shinnyoji.
Vola sulle ali di Zazen dell’antico Lignaggio: Daijōji.
Dal cuore del Giappone, Azuma Docho Roshi.
Nella città di Dante, Botticelli e Cellini.
L’Origine, Tettsu Gikai fondò, Keizan Zenji proseguì.
Sulla loro Via, i nostri passi.

Le orme del Buddha si incarnano vivide.
La Via di Dōgen fiorisce luminosa.
Spazio silenzioso, accoglie con il cuore.
Pratica intensa, profonde l’armonia.
Nel Cielo d’Italia, I Ten, con rigore
La Compassione del Buddha si diffonde.

Un Sangha in movimento.
La Pratica della Conoscenza.
Una candela si accende, un incenso si consuma.
Zazen, regna sovrano.

La porta del Dharma, la porta del Tempio,
sono sempre aperte A Shinnyoji.

Gedatsumon hiraku

Testo del Rev. Iten Shinnyo Marradi
Musica del M° Carlo Ippolito
Soprano: Silvia Lombardi François; Viola: Irene Lodone.


Dōgen's Way



Il brano è stato composto specificamente per il Convegno: Lo Zen nella cultura giapponese: il maestro Dōgen e il suo tempo, svolto il 5-6-7 aprile del 2019.

Musica del M° Carlo Ippolito, per flauto, chitarra classica e pianoforte.
Flauto: Cecilia Valentini.

SOSTEGNO

Come ci sosteniamo

Il Tempio Shinnyoji, Sede italiana del Monastero giapponese di Daijōji, è sostenuto economicamente da tutte le persone che lo frequentano attraverso l’Associazione Culturale Centro Zen Firenze che è un’associazione non-profit. Tutte le quote indicate sono la richiesta dovuta, pertanto qualunque donazione in più, anche saltuaria, è ben accolta con gratitudine.

Il primo e il secondo ingresso al Tempio per la partecipazione allo Zazen è gratuito.

Il terzo ingresso prevede il tesseramento a Socio Ordinario dell'Associazione e la compilazione degli appositi moduli. Qualora il nuovo Socio rimanga per lo Zazen dovrà pagare il donativo di partecipazione di 5€*.

 

Tesseramento

30€ annualmente

Incontri di Zazen

5€* ogni partecipazione allo Zazen da versare prima dell’inizio della Pratica

Sesshin/Zazenkai

70€/40€

 

* Le persone con lavoro discontinuo e gli studenti che non possono pagare la quota di partecipazione hanno la possibilità di concordare singolarmente con il Maestro una riduzione della quota stessa, pagare la quota in ore di servizio regolare al Tempio, o in casi estremi un eventuale esonero.

 

Per chi volesse fare una donazione, i riferimenti sono:

Conto Corrente presso ChiantiBanca di Piazza Savonarola, 12 a Firenze intestato a: Centro Zen Firenze
IBAN: IT22 K086 7302 8030 3300 0332 968 per Italia
Codice BIC: ICRAITRRIP0 (ultimo carattere è zero) per Europa e altri Stati Esteri

Questo conto corrente potrà essere usato per eventuali donazioni e per il versamento della quota mensile soci (tramite RID)

Per effettuare una donazione con carta di credito o con un conto PayPal puoi utilizzare il bottone sotto:




ZENDŌ

Sala di meditazione che racchiude alcuni arredi sacri della nostra Tradizione Sōtō Zen e della Tradizione Ritsu tra cui:

Kakejiku di Tettsū Gikai Zenji

Realizzato su seta, donato dal Rev. Ryūshin Azuma Rōshi, 72° abate di Daijōji il 14 ottobre 2008 nel Monastero di Daijōji in Giappone alla fine delle cinque giornate di Goonki, la Celebrazione funebre solenne del 700° Anniversario della morte del fondatore e primo abate di Daijōji: Tettsū Gikai Zenji.

Statua di Ganjin Wajō

Scultura in legno donata al Tempio Shinnyoji il 6 giugno 2013 dal Rev. Matsuura Shunkai Kanshu, abate del Mibudera Tempio di Kyoto, realizzata da un famoso scultore di immagini buddhiste di Kyoto.

BIBLIOTECA

ORARIO DI APERTURA MENSILE

La Biblioteca, aperta esclusivamente per consultazione, offre testi sullo Zen e accoglie pubblicazioni a carattere buddhista in italiano, inglese, francese, giapponese e cinese. La comoda e accogliente Sala si affaccia sul giardino Zen e il silenzio e la particolare atmosfera del luogo accompagneranno ogni momento trascorso nella Biblioteca.
Un Praticante sarà sempre presente per fornire informazioni circa la Pratica meditativa che viene regolarmente svolta al Tempio e per accompagnare gli ospiti in una eventuale visita negli spazi del Centro, del Tempio, del giardino.
Gli ospiti inoltre potranno a loro discrezione semplicemente sedersi in Zazen per un breve raccoglimento nella Sala di Meditazione.
La Biblioteca è aperta a tutti senza distinzione alcuna, rispetto e silenzio si addicono come in ogni luogo di culto e di studio.
All’ingresso verrà compilata dal visitatore una “tessera ospiti” dell’Associazione Culturale Centro Zen Firenze.

Servizi offerti dalla Biblioteca di Shinnyoji:

  • consultazione nei giorni di apertura
  • wi-fi
  • addetto per informazioni presente in Sala.

Visionare il catalogo » (Aperta la pagina di LibraryThing click in alto a sinistra per scegliere “Tutte le collezioni”, o la lingua preferita, e vedere i libri nella nostra collezione.)

GIARDINO

Il giardino di Shinnyoji non è semplicemente un giardino con alberi, piante e fiori, ma è un vero e proprio piccolo Tempio all’aperto. In esso è compreso, come da tradizione nei monasteri Zen in Giappone, la Casina del tè, Myōshin-an, “Casetta della Verità insondabile”, oltre ad un tempietto, a sei piccole statue in pietra di Jizō Bosatsu, e ad una stele in pietra che riporta la calligrafia con il nome del Tempio. Piccolo angolo di pace e silenzio dove poter sostare per una meditazione, per una lettura, o semplicemente per respirarne l’armonia.

FORESTERIA

Regolamento per il soggiorno nella Foresteria del Tempio

Ad uso degli ospiti

  1. Concordare con il Maestro le modalità e i tempi di permanenza.
  2. Fare un’offerta al Tempio al momento dell'ingresso.
  3. Non è permesso avere ospiti, salvo particolare autorizzazione da parte del Maestro.
  4. Tenere il luogo pulito e ordinato. In particolare riordinare il bagno, svuotando il cestino, riponendo con cura gli effetti personali in esso utilizzati, senza lasciarvi la propria biancheria.
  5. Evitare rumori molesti e avere un comportamento consono al luogo, usando sempre le regole della cortesia e del Tempio.
  6. Evitare di assumere sostanze intossicanti, è proibito fumare anche in giardino così come in ogni area Tempio.
  7. Usare la propria biancheria: lenzuola e asciugamani. Se viene utilizzata quella del Tempio avere cura di riconsegnarla pulita prima di lasciare la Foresteria, o lasciare un’offerta per la lavanderia.
  8. Riordinare il letto appena alzati, onorando così la Tradizione dei Templi e   Monasteri Zen dove, appena svegli, si arrotola il futon su cui si è dormito.
  9. Le porte della Foresteria vengono chiuse alle ore 23.00.

In linea con lo spirito della nostra Scuola, ricordiamo che la cura e l’ordine dimostrato nei confronti del luogo che ci accoglie rappresenta già una forma di Pratica e di comprensione della Via.

Gasshō

TEMPLI COLLEGATI

Kyōtokuji


Mibudera

Secondo la tradizione, il Tempio Mibudera fu fondato per ordine dell'imperatore Shomu, che ha reganto dal 724 al 749, per il monaco cinese noto in Giappone come Ganjin, Jianzhen in cinese, (688-763). Ganjin introdusse in Giappone dalla Cina la Scuola Buddhista Ritsu (cin. Lü). È famoso soprattutto per i suoi tentativi di raggiungere via mare il Giappone, molti dei quali risultarono disastrosi fallimenti, ma che alla fine raggiunse nel 753 all'età di 66 anni e ormai cieco. Il tempio più famoso della Scuola Ritsu è il Tōshōdaiji a Nara, fondato nel 759 da Ganjin.

Il vero fondatore del Tempio Mibudera fu Kaiken, monaco di un altro tempio nel distretto di Mibu, che fece erigere nel 991 una cappella per il Bodhisattva Jizō, nel sito dell'antica residenza di Ganjin. Questa cappella, appena ad est della sede attuale, fu completata nel 1005. La statua incastonata fu scolpita da Jocho (?-1057), il miglior scultore di immagini buddhiste a Kyoto durante il periodo Heian. L'unica opera sopravvissuta di Jocho è ospitata nel Tempio Byodo'in a Uji.

Nel 1077 l'imperatore Shirakawa (1073-87) conferì al Tempio Mibudera lo status di Chokuganji, tempio in cui venivano offerte preghiere per il benessere della Famiglia Imperiale e la tranquillità del Paese.

All'inizio del periodo Kamakura (1185-1392), Taira no Munehira riportò il Tempio Mibudera nella sua posizione attuale, dopo che la statua del Jizō realizzata da Jocho fu distrutta da un incendio nel 1257.
Dogyo, noto anche come Engaku-juman Shonin, raccolse fondi per ricostruire il Tempio Mibudera. Dogyo promosse anche le cerimonie di yuzu-dainenbutsu-e nel Tempio Mibudera, e nei Templi di Hokongo'in e Seiryoji. Durante questi incontri i fedeli declamavano ad alta voce il nome del Buddha Amida. La mimica del teatro Kyogen che si è sviluppato al Tempio Mibudera è un'evoluzione delle riunioni cerimoniali di Yuzu-dainenbutsu-e di Dogyo.

Nel periodo Muromachi (1338-1573), il Jizō, noto come uno dei Roku (sei) Jizō, fu oggetto di culto e attirò molti seguaci. Nel periodo Edo (1615-1865) il Tempio Mibudera fu noto come il "Tempio degli spettacoli" e si trovava nelle guide del periodo, rendendolo popolare in tutto il Giappone.

L'intero Tempio fu nuovamente distrutto da un incendio nel 1788. Quando fu ricostruito, la Sala principale fu rivolta ad Est come oggi, e il Kyogen-dō (palcoscenico) fu costruito come una struttura separata, appena a Nord della Sala principale. Il successivo restauro avvenne nel 1825. Nel 1962 subì nuovamente un incendio che bruciò la Sala principale. Fu ricostruito nel 1967 con il contributo dei fedeli. L'attuale Jizō (importante proprietà culturale) proviene dal Tempio di Tōshōdaiji.

Il simbolo del Tempio Mibudera è il fiore di ciliegio.

www.mibudera.com GIAPPONESE
www.mibudera.com INGLESE